Sempre più spesso sento parlare ignoranti con l'ego gonfio, riguardo alle malattie che credevamo di aver sconfitto e invece fanno di nuovo capolino nella nostra società. Non si rendono conto che stanno tornando perché arriva gente sporca e con malattie pregresse e non centra niente il calo delle vaccinazioni.
Malattie degli immigrati
Sempre più spesso leggo di persone che scrivono di come malattie che pensavamo ormai sconfitte nella nostra società, stanno riaffiorando e solo per colpa di chi ha deciso che i vaccini non servano.
Mi spiace per questi poveri ignoranti ma la verità sta ben al di là della solita falsa informazione fatta da gente pagata (spesso) dalle multinazionali, per diffondere paure false così da spingere la gente a vaccinarsi.
Chi lavora per i centri di accoglienza, è costretto a rendersi conto suo malgrado, e rischiando anche la propria salute (per la scarsa assistenza dello Stato verso i suoi rappresentanti), che gli immigrati stanno portando di nuovo alla luce malattie che il nostro stile di vita aveva pressoché superato come tubercolosi, scabbia, malattie infettive varie.
Le prove sono sotto gli occhi di tutti, basta leggere un qualsiasi scritto su un giornale, dove si dice chiaramente che la maggior parte di queste persone arrivano già malate e spesso rifiutano (quando non siano addirittura le forze di accoglienza a non eseguire controlli o cure immediate per assenza di materiale idoneo) di venir curati o anche solo controllati.
Il fatto che persone non vaccinate e, spesso, abituate a vivere con altri regimi di pulizia, entrino nel nostro Paese e poi vengano anche lasciate circolare liberamente nelle città, sta ponendo in essere quello che forse accadde (non per colpa di immigrati ma sembra di ratti che portarono le pulci infettate con la peste) nel periodo oscuro della storia umana, dove milioni di persone perirono sotto i colpi della peste nera.
La gente non si accorge che, grazie la buonismo si stanno alimentando due correnti: una, quella del razzismo, perché accogliere persone bisognose è un dovere ma solo se si hanno le strutture e i soldi (e quelli dell'UE non basteranno certamente) per trattare il caso; due, se permettiamo a chiunque non solo di entrare in Italia ma anche di circolare liberamente, ci troveremo presto terroristi e malattie che prima non avevamo.
Purtroppo in parte, anche se è brutto dirlo, hanno ragione coloro che si felicitano dei morti sui barconi: meno gente che non possiamo permetterci, sia a livello economico che sociale, arriverà da noi.