Cittadinanza italiana agli immigrati in regola
Nonostante molti tentino la fortuna per arrivare in Italia nella speranza di trovare una vita migliore, esistono anche immigrati pentiti di aver preso la cittadinanza italiana.
Immigrati nuovi cittadini delusi
Stamattina stavo leggendo una notizia che mi ha fatto trasalire: "Ricevere la cittadinanza italiana dopo anni di carte bollate, ma si accorge dell'errore fatto, perché ora tante facilitazioni non le ha più e che sta spendendo un sacco di soldi...". Notizia riportata dal
ilgiornale.it anche se ho fatto un riassunto molto conciso.
Nonostante il messaggio di festa e baldoria che deve passare nelle TV viste nei paesi stranieri, che spingono ogni anno centinaia di migliaia di disperati a rischiare la vita in cerca di una vita migliore, non deve proprio essere così bella la vita da noi se dopo aver finalmente preso la cittadinanza, molti immigrati si rendono conto di che Paese di merda è l'Italia..
A molti fa comodo lo status di immigrato clandestino o comunque quello di immigrato regolare perché ottiene molte cose che un italiano comune, o quanto meno un cittadino in regola con le leggi italiane, non ha, ed ecco che dopo aver finalmente fatto il passo verso "una vita migliore e in regola", l'immigrato si trova in mezzo ai classici problemi e disgustose propinazioni di scartoffie a cui il comune cittadino è costretto ogni santo giorno: non è più così bella la vita da italiano vero??
Ecco che tutte le belle frasi, dette liberamente dai finti benpensanti e ignoranti in materia di veri problemi odierni del popolo italiano, vengono meno, non appena quel livello reale di aiuto che l'immigrato riceve ma che non si deve dire o riconoscere come ingiusto rispetto al comune italiano medio, viene a mancare.
Chi dice che non è vero che gli immigrati ricevono più aiuti rispetto agli italiani che sono nati qui, che hanno pagato le tasse per anni con il proprio lavoro ed hanno, quindi, mantenuto quello Stato ingiusto oggi imperante e nazista, è solo o un approfittatore o uno stupido ignorante, perché le cose funzionano differentemente e poco serve parlare di giustizia sociale quando gli stessi che vogliono aiutare gli immigrati fanno del razzismo in casa propria.
È giusto secondo me, aiutare chi ha bisogno, ma senza ledere i diritti di coloro che hanno portato lo Stato Italia ad essere quello che è, o meglio era, prima dell'instaurarsi di una nuova risorsa schiavistica autorizzata dal buonismo: l'aiuto agli immigrati.