Vanessa Marzullo e Greta Ramelli vittime o ignoranti?

Due estremiste italiane 
Il buonismo mi ha sempre disgustato ma gli aiuti a chi non se li merita ancora di più, è questa la storia delle due becere italiane dementi che si sono volontariamente incamminate sulla via islamica e ora chiedono aiuto.

Stupidi amici degli islamici

Prendo spunto riportando integralmente il pezzo postato dal sito che pongo alla fine del post, per portare alla attenzione dei soggetti che si trovano spesso a dare ragione al fatto che si aiutino dementi come le due ragazze, volontariamente incamminatesi sul percorso islamico ma che ora chiedono aiuto per tornare a casa pagando un congruo riscatto, per fornire qualche informazione in più ai dementi che le difendono. 

Devo dire che soggetti così sarei contento se non tornassero più in Italia poiché con quoziente intellettivo così microscopico ne esistono anche troppi qui da noi.... ma veniamo al pezzo giornalistico che parla delle due rapite italiane:

Ragazze italiane rapite da islamici


"Fausto Biloslavo del ‪IlGiornale‬ ha scoperto che nei profili Facebook di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli si elogiano i terroristi islamici che verosimilmente le hanno rapite e chiedono un cospicuo riscatto per liberarle. Ve lo propongo unitamente ad alcune foto estrapolate dai loro profili e diffuse dal sito Stop islam.

Fotomontaggi con il kalashnikov avvolto dai fiori, l'appello per salvare un barcone di clandestini, insulti alle Nazioni Unite e amici combattenti in Siria sono le tracce lasciate su Facebook di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli prima di sparire. Non proprio profili di buone samaritane, ma piuttosto di attiviste che appoggiano la lotta armata contro il regime di Damasco. Peccato che proprio fra i loro amici combattenti si annidino i presunti rapitori pronti a lucrare sulle due ragazze prese in ostaggio.

Adesso che è apparsa la «prova in vita», ovvero il primo video delle due sequestrate, raccontiamo chi sono Vanessa e Greta attraverso le loro stesse parole o immagini postate in tempi non sospetti. Marzullo pubblica sul suo profilo la foto di un gruppo di soldatini di plastica. 

In mezzo c'è una ballerina dipinta di rosa, che imbraccia un fucile mitragliatore. Il primo ottobre 2013, un certo Ahmad Lion of Islam scrive in inglese: «Carina. Così adesso vieni a combattere con noi eroina. In qualsiasi momento sei la benvenuta». Un altro post mostra il fotomontaggio di un kalashnikov avvolto dai fiori ed il 24 luglio 2013 Vanessa si rivolge al presidente siriano, Bashar al Assad, con una frase che lo invita a darsi fuoco, dopo aver bruciato tutto nel suo Paese. 

Il primo aprile non ha dubbi e scrive: «Assad non è siriano, non è musulmano, non è laico (). Assad non è neppure umano».
L'8 febbraio, posta un inequivocabile «Onu di mer**. Posso descrivere solo così il mio stato d'animo in questo momento». La deriva a favore dei ribelli siriani è evidente anche dalle risposte ad uno strano questionario in inglese che chiede cosa bisognerebbe fare in Siria? La prima risposta è «armare l'Esercito libero siriano».

I giornalisti come Monica Maggioni, direttore di Rai news 24 che osa intervistare Assad, vengono insultati e sbeffeggiati. Il pensiero a senso unico delle due ragazze in ostaggio in Siria risulta evidente dalle immagini postate su Facebook. Un cartello del novembre 2012 è rivolto all'Occidente con la seguente scritta in inglese: «Allah o Akbar è un grido di vittoria. Nessun panico». Oppure un diretto «Cari Onu UsaNato Vi odio». 

Il 3 giugno Vanessa lancia un appello «urgente» salva clandestini di Nawal Syriahorra, che chiede a «siriani/arabofoni di contattare» un telefono satellitare «presente sull'imbarcazione di cui ha parlato in questi giorni, con almeno 450 persone a bordo abbandonate al mare. Chiamare sperando che qualcuno risponda e chiedere: sono tutti vivi? c'è gente in acqua? la donna ha partorito? sono stati raggiunti da italiani o maltesi? Al più presto!».

Il vero cognome di Nawal potrebbe essere Sofi, una fervente attivista della fallita primavera araba di Damasco di origine marocchina, che favorirebbe l'arrivo dei profughi siriani in Italia. La pasionaria partecipava alle stesse manifestazioni dove è stato fotografato Hassam Saqan, che in Siria si è fatto immortalare in un video di brutale esecuzione di soldati governativi prigionieri dei ribelli. Vanessa su Facebook ha postato una frase in italiano non perfetto scritta su un muro e firmata da Nawal Sofi: «Qui in Siria unico terrorista Bashar el Assad 15/3/2013 Mc- Italy».

Greta Ramelli non è da meno come amicizie in rete con combattenti in Siria. Le piace molto una foto con dei miliziani in mimetica nella zona di Idlib, dove probabilmente le due ragazze sono trattenute in ostaggio. La didascalia non è proprio un esempio di pacifismo: «La bellezza e la forza sconvolgente della natura: tanto è stato il sangue versato che ora al suo posto spuntano dei meravigliosi fiori rossi».

Abu Wessam, un giovane ribelle mascherato, amico in rete di Greta, posta le foto delle due ragazze in piazza Duomo a Milano con la bandiera dell'Esercito siriano libero. Su Facebook l'amico più importante dell'attivista «umanitaria» è Mohammad Eissa, il comandante delle Brigate dei martiri di Idlib, che in rete si fa fotografare davanti a una dozzina di corpi di nemici uccisi. 

Il gruppo islamista ha avuto rapporti altalenanti con l'Esercito libero, formazione laica e filo occidentale della guerriglia, ma pure con Al Nusra, la costola di Al Qaida in Siria, che rivendica il rapimento.

Probabilmente il barbuto comandante aveva garantito protezione anche nei viaggi precedenti in Siria alle due ragazze innamorate della rivolta siriana. Questa volta qualcosa è andato storto e gli «amici» ribelli di Vanessa e Greta si sono trasformati in carnefici, o almeno così sembra.


Che dire, alla luce di queste comunicazioni ritengo che soggetti simili possano anche restare a sgozzamento... ehmmm ... disposizione degli islamici che le hanno accettate dopo che (lo ripeto) loro stesse sono andate volontariamente a combattere per dementi religiosi, pazzi di loro... 

Che le famiglie paghino il prezzo del loro ritorno perché è ora che si smetta di salvare dementi inutili per il solo fatto che si è buoni.... o si deve salvare la faccia con il politically correct....

Per approfondire la tematica su chi siano in effetti queste due filo islamiche potete leggere anche il post pubblicato su pinosauro.blogspot.it potrete capire meglio chi siano queste due.










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