Risposta aperta a post contro gli uomini
Cara, egregia, sua signoria Erica Vecchione, mi permetto di scrivere questo post in risposta alla messe di corbellerie che ha messo insieme nel post pubblicato su ilfattoquotidiano il 10 Settembre 2017, dove si permette di definire parassiti (seguendo la moda deficiente dei nostri politici che non si sono mai dovuti sporcare per vivere, tanto meno sudare, che definisce bamboccioni i giovani o comunque chi ancora abiti con i genitori) gli uomini.
Tralasciando il fatto che lei deve avere una discreta invidia del pene maschile, almeno questo traspare da quanto lei si infervori con, definiamolo per stavolta, "uomo" quarantenne che si fa ancora servire e riverire dai suoi genitori, ritengo che dovrebbe moderare i termini.
Apro una parentesi perché non sa chi io sia e quindi farò un riassunto molto breve tralasciando molte altre informazioni, che seppure utili, darebbero solo una nota noiosa a ciò che scrivo: a 3 anni avevo già le chiavi di casa perché non poteva venirmi a prendere nessuno all'asilo (lavoravano tutti con orari particolari e le mie sorelle erano a scuola).
Ho sempre voluto imparare a fare le cose che lei definirebbe "per donne" come lavare, stirare, lavare i piatti e fare le pulizie, sia per quieto vivere (evitando o diminuendo i litigi tra le mie sorelle e i miei), sia perché non mi è mai piaciuto essere troppo dipendente da nessuno.
Nel corso della vita, ho dovuto seguire la salute di mio padre per 17 anni, e negli ultimi 3 prima che passasse oltre, uscivo di casa solo per fare la spesa, pagare le bollette e prendermi le sigarette (ho comunque smesso di fumare poi). Ho imparato a fare le punture inframuscolo, sottocutanee, misurare la pressione, sono diventato massaggiatore (e me la cavo molto bene) sempre per aiutare mio padre.
Oggi mi trovo a dovermi rifare una vita: da 5 anni mi sono messo sotto, apprendendo da zero a usare il PC, costruire siti, sto imparando Marketing, oltre ad altre cose che sto qui a spiegarle, il tutto perché non ho la possibilità a 43 anni (nel momento in cui scrivo) di farmi mantenere da nessuno, e nemmeno vorrei ma sa.... c'è gente che parla e può farlo. Mi rimane solo mia madre, e per fortuna le dirò, perché l'Italia è un paese , mi passi il "francesismo", di merda abitato da persone come i nostri governanti, che hanno il giudizio facile ma, purtroppo, poco cervello.
Ora posso riprendere il discorso di risposta a lei e lasciare l'introduzione: essendo io un VERO uomo non come quelli che frequenta lei, cara signora Erica Vecchioni, devo dirle che è la donna che cresce l'uomo e poi si lamenta per la merda di lavoro che ha fatto.
Se nella vita è stata bistrattata dalla parte maschile, si dia la colpa poiché è stata una donna a crescere quegli uomini, ma soprattutto, è stata lei a scegliere gli uomini che ha frequentato e continua a incontrare. È LA DONNA CHE SCEGLIE NON L'UOMO, QUINDI NON DIA COLPA A CHI È INNOCENTE.
Detto questo, dia alle donne delle parassite, poiché cercano sempre il "merlo" benestante, o quanto meno con una posizione interessante ai propri scopi di vita, e in caso di divorzio, cercano sempre di fare "il colpo grosso", anche a costo di portare a vivere l'ex in una squallida macchina.
La invito poi a non rinfacciare il fatto che anche molte donne se la passino male, dopo un matrimonio finito male, perché sono una infima statistica, nettamente inferiore rispetto agli uomini rovinati a vita da sanguisughe femmine!!
Vorrei poi dirle un ultima cosa: avendo io esperienza di lavori in casa e cucina oltre a tutti gli altri ammenicoli casalinghi, le voglio dire che si tratta di una cosa che la donna, se non lavora, dovrebbe prendere non come obbligo e fastidio ma come un contributo alla famiglia (sempre che sia sposata) altrimenti si tratta solo di recriminazioni da parte di una persona che non ha voglia di fare nulla e fa i capricci!!
Se uno lavora fuori, l'altro (uomo o donna che sia), DEVE fare la sua parte in casa. Poi che una come lei che scrive sotto l'immagine che appone nel post del giornale di cui parlavo, mette ex casalinga e blogger, cosa che mi fa pensare che in casa non faccia più niente... sempre che sia ancora sposata, perché una che definisce gli uomini "parassiti", ha molto su cui pensare.
Spero di non essere stato troppo duro nelle mie parole ma sinceramente la prima a offendere pesantemente è stata lei. Le auguro un futuro migliore nelle relazioni con l'altro sesso.
Scritto incriminato:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/10/quei-parassiti-che-chiamano-figli-maschi/3844355/
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