Parità fra uomo e donna oggi
Si parla tanto di parità di diritti tra i due sessi, ma sarà poi vera o solo un altra maniera per discriminare l'uno per mettere in vantaggio l'altro? Parliamone..
Diritti uomini e donne
Secondo studi statistici, l'Italia appare al sessantanovesimo posto (su 142 Paesi ) per quello che concerne la parità tra uomo e donna. Questi sono i dati che appaiono nel rapporto redatto dal Global Gender Gap Report del 2014, che asserisce ci vorranno altri ottantaquattro anni prima che sussista un vero livellamento del rapporto tra i diritti tra uomini e donne.
In questo rapporto sono stati analizzati i settori fondamentali della nostra società come quello economico, politico, istituzionale e della salute per provare a identificare la situazione attuale dei paesi in merito alle pari opportunità. Da questo studio è apparso che le donne abbiano subito un tracollo di presenze rispetto all'anno precedente, in sostanza siamo un Paese dove le donne non solo sono le meno impiegate (almeno da quanto appare dallo studio) ma non riescono nemmeno a farsi strada nel mondo dell'economia, quindi per quanto concerne le imprese e gli investimenti.
Anche il livello di stipendi femminili è pietosamente basso rispetto ad altri Paesi dove comunque il livello di responsabilità e abilità richieste è lo stesso rispetto a quello maschile. Va migliorando la presenza delle donne nella politica italiana, mentre per quanto riguarda la salute, la differenza tra uomini e donne vede i primi nettamente messi peggio rispetto al gentil sesso. I primi Paesi che hanno un ottimo livello di parità (vera direi io) sono rappresentati da Islanda, Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca. Perfino la Gran Bretagna perde posti nella classifica generale.
Devo dire che appena ho letto di questo studio sono rimasto sconcertato anche perché per la maggior parte, in Italia, quando si parla di "parità di diritti" o "parità tra i sessi" non si parla mai di riconoscere il vero valore del sesso in difficoltà, ma di "pompare" con spregiudicatezza i diritti di uno a danno di quelli dell'altro. Si usa così la brutta abitudine di far avanzare qualche donna in molti settori, come ad esempio la politica, solo per il fatto che si stia parlando di una donna e non per effettive abilità politiche.
Questo che si usa in Italia è un altro errore macroscopico che non solo non porta rispetto alla figura della donna ma la denigra facendo si che nella mente degli uomini passi il concetto che "una donna sia dove sta perché è una donna non perché vale". Nemmeno la femminista peggiore vorrebbe una cosa del genere ma forse alle donne basta arrivare nei posti che vorrebbero ottenere e non guadagnarseli con sudore e impegno, visto che non ho mai sentito le donne lamentarsi di questa falsa parità, direi io piuttosto ipocrita e denigrante...
Insomma, per quanto mi riguarda la vera parità parte dal presupposto di avere le doti adatte a ricoprire un dato posto e non al sesso di appartenenza.