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Gatti vegetariani cani vegani |
Molti seguaci della dieta vegana, asseriscono che, poiché loro sopravvivono senza mangiare carne o derivati, anche gli animali da compagnia, come cani e gatti, possano a loro volta nutrirsi di alimenti non carnivori. Solita sciocchezza o c'è qualcosa di vero? Vediamolo...
Imposizioni alimentari vegani
Io sono cresciuto in un ambito sociale particolarmente legato alla natura, mio padre era un fotografo naturalista hobbistico, che conosceva approfonditamente le piante e i funghi (tant'è che faceva parte del Gruppo Micologico Bresadola, Colli Euganei) e fece anche delle conferenze dove descriveva le piante e i funghi che aveva fotografato. Più di una volta ebbe l'occasione di insegnare anche a docenti universitari, ricevendone il plauso per la sua conoscenza seriamente portata avanti. Breve preambolo per spiegare che non vengono da un ambiente slegato dalla natura né sono stato cresciuto con idee malsane che la verità sia di uno solo, ma che sia bello approfondire le conoscenze per accrescere sé stessi, senza estremizzazioni, nemmeno vegane o vegetariane.
Io sono collegato alla corrente sciamanica e sono cresciuto studiando varie tematiche aventi come soggetto l'ambito spirituale, ma al contrario di tanti pseudo Guru modaioli, non mi sono limitato a studiare bensì anche a sperimentare direttamente varie tematiche. Detto questo, che mi serve per spiegare da dove abbiano origine alcuni modi di pensare che mi appartengono, ritengo di avere una visione leggermente più ampia (anche dopo aver letto gli scritti inneggianti il veganesimo) di colooro che si spacciano sempre più per i veri e unici depositari della verità e dell'amore per gli animali. Faccio un altro preambolo: da che il mondo è mondo, gli animali sono sempre stati visti come esseri dai poteri magici, in grado di dare la vita o la morte a seconda dei casi.
L'essere umano iniziò presto a pregare le energie che riteneva pervadessero questi esseri, per far si che la caccia andasse bene, o che nella vita di tutti i giorni, un predatore non uccidesse nessuno del villaggio: l'interazione tra uomo e animale era di totale rispetto, mai nessuno si sarebbe immaginato di uccidere per divertimento (come accade oggi nella caccia) o per togliere all'animale la pelliccia gettando via il resto della carcassa, sprecando letteralmente una vita a puro fine voluttario o di bellezza. Tengo a precisare che non sono né vegetariano, né vegano, né tanto meno animalista (almeno per il normale significato della parola intesa oggi).
Io rispetto tantissimo gli animali, tant'è vero che loro mi amano e rispettano: quando però ho letto cose oscene, a mio avviso, inerenti la possibilità di nutrire cani e gatti secondo dogmi vegano-umani, sono inorridito.... Ho letto sull'argomento, sia su siti vegani che anti-vegani per farmi una idea, ma la mia idea non è cambiata. I gruppi vegani vorrebbero una alimentazione, giustificata con differenti scuse, a base di frutta e verdura per i loro gatti e cani, medici poco inclini a superare la natura stessa degli animali, riportano che esistono anche dei rischi per la salute per gli animali che fossero obbligati a seguire una alimentazione così innaturale per la razza canina o felina.
Un pò come se una tigre si mettesse a mangiare semi o radici..... Mentre la
Paw Nation ha cercato di fare una sintesi delle posizioni contrastanti dei due schieramenti (più filosofico che reale da una parte e più scientifico dall'altra), per dare la possibilità agli utenti che possiedono gatti e cani di scegliere nella maniera più corretta, la
PETA, ha dato una sensibile spinta verso l'attuazione di una alimentazione senza carne o derivati grazie alle parole di
Kathy Guillermo (vicepresidente delle indagini di laboratorio PETA).
A parer mio, si è fatto di una propria idea, rafforzati dal grado istituzionale della Gulliermo, una maggiore impressione ma che n on ha comunque convinto chi ancora ragiona con la propria testa. La Gulliermo si è espressa così:
«Una dieta vegetariana per il proprio animale da compagnia è eticamente coerente con la filosofia dei diritti degli animali. La prima preoccupazione di PETA sul cibo per gli animali da compagnia sono i molti prodotti disponibili inutilmente testati sugli animali.»
«Di primo acchito, i gatti possono apparire in forma dopo una dieta vegetariana o vegana. Ma nel tempo posso apparire delle deficienze nutrizionali. Quando si parla di felini, è davvero meglio ricorrere a una dieta che includa la carne.»
Purtroppo anche la
Vegetarian Society of United Kingdom, quindi non di parte avversaria, si è espressa sottolineando che i gatti necessitano espressamente di carne e non possono seguire una dieta vegetariana, come indicato dalle parole espresse dall'associazione:
«Riflettete attentamente prima di cambiare la dieta del gatto in vegetariana. I gatti hanno bisogno di alcuni nutrienti che non possono essere ottenuti in quantità sufficiente dalle piante.»
Insomma, a vedere bene, una gran confusione si è impossessata di me... se anche l'associazione inglese dei vegetariani, associazione riconosciuta a livello mondiale, asserisce che i gatti devono mangiare carne contrariamente da quanto affermato da alcuni altri soggetti, che però vendono prodotti vegani per animali (che possa esserci qualche interesse??? Mah...), come si fa a pensare di costringere, poiché l'animale è costretto a mangiare ciò che noi umani gli diamo, specie se vive in casa, ad alimentarsi obbligatoriamente contro il proprio istinto? Questo si che è vero amore per gli animali.... Sul sito
http://www.veganhome.it/articoli/cani-gatti-vegan/ si può leggere quanto segue:
" Nutrire gli animali d'affezione
Una volta compiuta la scelta vegetariana e vegana per noi stessi, si pone il problema di come nutrire i nostri animali domestici, cani e gatti, per lo più.
Chi è vegetariano o vegano per ragioni etiche, chiaramente si rifiuta di uccidere animali, per qualsivoglia ragione.
C'è però il problema che cani e gatti non sono animali vegetariani.
Dalla dentatura e dall'apparato digerente appare chiaro che il cane è un onnivoro e non un carnivoro puro. In origine si nutriva esclusivamente di carne, come oggi fanno i suoi parenti selvatici. Dopo 60.000 anni di adattamento alla vita con l'uomo, la sua dieta è diventata onnivora, e può facilmente essere trasformata in vegetariana senza alcun problema di salute. In tutti i casi, i cani non vengono mai alimentati esclusivamente con carne, per il costo elevato e i problemi di salute che ne derivano.
Il gatto, invece, rimane un carnivoro puro, con particolari esigenze nutritive. La taurina, per esempio. Questo aminoacido secondario è essenziale per la sua salute: la sua carenza provoca nei felini la cecità e gravi malattie cardiache. I cani riescono a produrla a partire da due aminoacidi essenziali: la metionina e la cistina. I gatti non ne hanno la capacità. I gatti, inoltre, non sono in grado di "produrre" la vitamina A partendo dal beta-carotene (come invece riescono a fare i cani e gli esseri umani).
Detto questo, possono sorgere dei dubbi sul "forzare" questi animali a una dieta vegetariana con l'aggiunta di integratori: tutto questo suona poco "naturale". Ma i nostri cani e gatti non vivono in natura. Quanto "naturale" è nutrirli di scatolette e crocchette prodotte con carni di animali di cui mai, "in natura" si sarebbero potuti nutrire? I gatti selvatici non mangiano certo mucche, né tonni, e nemmeno conigli o galline.
Mangiano piccoli roditori, uccellini e altri piccoli animali. Più o meno lo stesso si può dire per i cani. Possono predare conigli e uccelli più grandi, ma non certo mucche! E poi, quanto "naturale" è la vita di un cane in un appartamento, o anche in una casa con giardino? Ben poco. Perché dunque porsi il problema di quanto sia naturale una loro nutrizione vegetariana, quando la loro nutrizione è comunque del tutto innaturale?.... continua".
Come si vede, il fatto di non volere che cani e gatti mangino carne è puramente egoistico poiché i vegani e i vegetariani non vogliono uccidere nemmeno per i propri animali. Sinceramente gente simile non la vorrei vicina in caso di necessità..... se nemmeno chi si ama, può aspettarsi che il soggetto, che ha fatto (solo lui) una scelta particolare di vita alimentare, abbia la compiacenza di aiutare l'amato (animale o umano) come si possono volere persone così vicino a sé?
Questo è il pensiero che, leggendo le parole che ho riportato integralmente, ma che potete finire di leggere andando al link che vi ho indicato sopra, mi hanno generato!! Sono veramente in grado di amare queste persone o si stanno solo nascondendo dietro parole e falsità, o mezze verità, per coprire altri tipi di mancanze (anoressia, bisogno di sentirsi al centro dell'attenzione, necessità di sentirsi superiori per sopperire alla poca autostima, trovare una motivazione di vita forte perché senza carattere, ecc)?
Personalmente non vedo molto amore in certe affermazioni, né in certi propositi, se poi leggiamo come reagiscono contro persone che si presentano educate e aperte (all'inizio, finché non vengono insultati, poi sono umani e li fanculizzano a loro volta) si può capire perché l'immagine del vegano, non ispiri in chi li conosce, anche approssimativamente, grande stima.
Secondo quanto scrive il proprietario del blog in questione (di cui si prende la totale responsabilità perché io me la prendo dei miei di scritti), si riporta come la maggior parte delle ipotesi avanzate da vegani di tutto il mondo, appartenga più a un fanatismo di fondo (riscontrato anche da me a dire il vero) come fosse una vera e propria religione: i sostenitori del vegan tendono a volere possedere a ogni costo, scadendo anche in accuse, velate o meno velate, così come a ingiurie di vario tipo, la verità assoluta e unica.
Non sono d'accordo con il fatto che sempre il nostro blogger riporta inerente il fatto che quando mangiamo carne animale, la paura si trasmetta anche a chi se ne ciba, così come una sorta di "energia negativa" passi dall'animale all'uomo durante il pasto. Ecco qui, parlando a livello puramente animale (a livello energetico nemmeno mi ci metto perché molti ne parlano ma sensa sapere cosa stanno dicendo) è provato scientificamente che nutrendosi di carne di animali che abbiano avuto una morte particolarmente cruenta, anche l'adrenalina presente nell'animale permanga nella carne, non potendo metabolizzarla (poiché l'animale è morto).
Questa adrenalina (molti vegani o vegetariani la chiamano energia negativa ma si tratta solo di un processo fisico chimico con qualcosa in più... che non sto qua a discutere) può causare reazioni emotive negative negli umani (basti vedere chi pratica palestra assumendo sostanze pompanti per i muscoli.... stesso principio).
Poi fa una distinzione tra vegetariani e vegani asserendo che i primi raigonano in cofronto ai secondi peccato che io abbia avuto a che fare con entrambi gli schieramenti.... le persone sono quello che sono qualsiasi cosa mangino, gli stronzi si trovano ovunque al di là di ciò che mangiano. Il blogger in questione prosegue discutendo su un filmato caricato su you tube che fa vedere come vengono mostrate foto di maialini nani da compagnia che vorrebbero convincere chi lo guarda di come siano felici in natura.
Effettivamente esistono animali sulla faccia della terra che, senza l'uomo, nemmeno esisterebbero, quindi non nutrendosene più o senza farne l'uso da compagnia classico, scomparirebbero perché non hanno le armi per poter vivere in natura, senza l'aiuto dell'uomo, basti vedere come le stesse mucche muoiano se lasciate al proprio destino (fuori dalla stalla)...
Una cosa mi ha fatto sorridere leggendola da quel blog ovvero (lo riporto integralmente):
"Altra vaccata stratosferica è "l'uomo è erbivoro, non ha denti e apparato digerente per mangiare carne, la carne gli fa male!". E hanno ragione! Sono decine di migliaia di anni che l'uomo mangia la carne senza sapere che gli fa male! Fra l'altro non è vero che è onnivoro, il fatto che abbiamo la dentatura molto simile a quella del maiale (onnivoro, umani compresi) è una coincidenza, anche il fatto che si fanno trapianti d'organo di maiale sugli umani è pura coincidenza, perchè l'importante è dire cazzate, tanto negare la realtà è lecito."
In effetti l'essere umano ha cominciato a crescere di numero migliorando la propria crescita cerebrale da quando ha cominciato ad assumere carne non certo con vegetali e frutta.... Poi devo dire che i termini usati come vegtariano e onnivoro sono errati poiché, vegetariano indicherebbe una persona o animale che si nutrisse esclusivamente di vegetali (non di semi altrimenti sarebbe frugivoro, né di frutta altrimenti sarebbe fruttiforo) quindi non esistono vegetariani poiché evitano la carne ma mangiano tutto il resto pesce compreso... L'onnivoro non risponde nemmeno alla figura alimentare umana perché l'uomo non mangia qualsiasi cosa... avete mai mangiato un ciotolo di fiume o un albero dalla corteccia? Ecco, quello è il senso. Al massimo i vegetariani potrebbero chiamarsi a-carnivori perché non mangiano carne.
Poi in altri settori effettivamente anche personaggi come
Veronesi, ormai credo che dovrebbe andare in pensione visto come si è presentato nelle ultime apparizioni televisive, apparendo stanco e senza forza (evidentemente oltre l'età anche la dieta povera sta dando i suoi frutti, visto che una volta era molto più aggressivo caratterialmente o così appariva in tv), viene detto aver riportato il fatto che "un abuso di carne faccia male"... beh, ogni abuso fa male ... non serve una laurea ma solo un pò di buon senso.
Poi appaiono altri "professori" o "esperti", ormai si laurea chiunque, che dicono che bere latte faccia male: effettivamente assumere latte dopo lo svezzamento (sempre che i vegani non vogliano far morire di fame i propri figli appena nati) darebbe
problemi di muco intestinale, valutato anche da medicine come quella
Ayurvedica che sconsiglia l'assunzione di latte e derivati dopo lo svezzamento, oppure altre medicine antiche. Ma eliminare del tutto qualsiasi cosa che possa farci male, la considero una cosa sciocca poiché anche l'aria aiuta il nostro corpo a invecchiare, grazie all'ossidazione cellulare e quindi? Smettiamo di respirare???
Altre due cose mi fanno pensare: i vegani, quando gli si fa notare che anche i vegetali sono esseri viventi, asseriscono che non sono forme intelligenti (a dire il vero nemmeno loro se pensano così), dimenticando però degli studi fatti in proposito che riportano di come le piante reagiscano anche solo alle emozioni (vi consiglio di leggere le varie ipotesi e opinioni di varie persone tra le quali vegetariani e vegani qui su questo
forum perché lo trovo interessante soprattutto per le cose che asseriscono, paventando ciò che sono come persone).
Controlli a livello elettrico hanno riportato che, le piante, quando vengono ingiuriate, reagiscono con una sorta di campo debole elettrico che le rende più portate alle malattie, mentre quelle che ascoltano certi tipi di musica o vengono amate dal coltivatore che ci parla, o anche solo le cura, crescono rigogliose e forti, peccato che in questo caso non si possa portare come scusa l'effetto placebo...Se una forma di vita comprende una emozione io la ritengo intelligente, quindi le risposte dei vegani portano alla conclusione che in loro alberga un senso di finta superiorità, le cui motivazioni le ho elencate all'inizio.
Una altro fatto è che, pur dicendo i vegani di curarsi con rimedi naturali, non disdegnano di assumere (senza che gli altri lo sappiano) medicine allopatiche (quelle da farmacia) quando la medicina naturale fallisce, cosa che rimette in discussione il loro "vero amore per gli animali" giacché tutti i medicinali da farmacia e le sostanze di bellezza, vengono testate sugli animali, un controsenso etico a mio parere. Un vegano quindi dovrebbe morire nel caso si ammali gravemente, vista la sua superiorità emotiva.
Io rispetto gli animali, ma per il momento lo faccio come meglio posso, perché non ho potere sulla società e, come hanno capito i
figli dei fiori a loro tempo, che hanno poi scemato verso la
new age di oggi (molto legata ai soldoni e poco allo spirito se non a parole), la società non si cambia, possiamo farlo solo noi dentro, facendo del nostro meglio per vivere al meglio assaporando la vita per ciò che ci viene concesso.
Il continuare a chiamare e definire chi non la pensa come i vegani degli "assassini, mangiatori di morte, sfruttatori di animali, falsi e non in grado di amare gli animali", risulta controproducente anche per il movimento vegano che, pur avendo avuto un certo sviluppo negli ultimi anni, non risulta essere nemmeno lontanamente in via di vera crescita, ma solo una moda che non si è ancora sviluppata sufficientemente per poi andare a scomparire o scemare in piccole sacche di nostalgici.
Lo ripeto: lungi da me pensare di possedere la verità assoluta, ho solo riportato parole e pensieri di altri, sommandoli ai miei, ma non credo che il veganesimo, per quanto invadente nei social, posa avere un futuro prospero. Di sicuro dobbiamo migliorare il nostro livello di rispetto (spesso falsamente ipocrita) verso la natura e verso gli animali, cominciando a considerare anche i casi di inquinamento che, pur pubblicizzati, non vengono letti nemmeno dai vegani così (ipocritamente dico io) legati a pensieri di amore per la natura....Voglio anche consigliare un altro scritto al link che segue perché non è vero che la dieta vegana faccia solo bene.... può anche far male.
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