Il Grande Fratello la TV trash

Il Grande fratello tv spazzatura
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Il Grande Fratello, trasmissione televisiva spazzatura, arrivata alla fine.

Tv spazzatura trash 


Il Grande fratello una trasmissione trash che Canale 5 acquisì comprando i diritti da un altra televisione Olandese, prodotto dalla Endemol, il cui format si chiamava Big Brother, dove i protagonisti della trasmissione, per lo più degli sconosciuti al pubblico (ma certamente conosciuti agli impresari di spettacolo) partecipavano per un periodo a quello che poteva sembrare un esperimento sociale ma che, in verità ha sempre approfittato della curiosità morbosa della maggior parte della gente, nel conoscere tutto degli altri, anche se sconosciuti. Come riporta anche l'enciclopedia mediatica wikipedia:

"Il titolo s'ispira all'omonimo personaggio del romanzo 1984 di George Orwell, leader dello stato totalitario di Oceania che attraverso le telecamere sorveglia costantemente e reprime il libero arbitrio dei suoi cittadini. Lo slogan del libro "Il Grande Fratello vi guarda" si attaglia al meccanismo del programma televisivo, nel quale gli autori della trasmissione (il Grande Fratello appunto) hanno il controllo della situazione nella Casa."

La fine del Grande Fratello

Nel 2000 parte questa nuova trasmissione attirando immediatamente l'attenzione del pubblico, che all'inizio, vede veramente i protagonisti usati per il programma, gente qualunque presa dalla strada dopo selezioni particolari, purtroppo, mano a mano che le edizioni del Grande Fratello avanzavano di numero, i partecipanti sono sempre più stati selezionati dagli uffici del lavoro per lo spettacolo, illudendo chi partecipava alle selezioni di poter partecipare a propria volta per farsi vedere (più che conoscere). Da subito, il Grande Fratello, si è aggiudicato come trasmissione senza contenuti, dove la "recitazione" dei partecipanti andava per lo più a "braccio" (improvvisando): la noia è cresciuta con il numero di edizioni messe in onda fino a giungere all'ultima edizione, trasmessa quest'anno (2014) che ha spinto dirigenti e opinionisti del settore a dire che questa sarà l'ultima edizione della trasmissione.

Devo dire che hanno impiegato veramente parecchio a capire che, a parte la novità della prima edizione, le altre si sono trascinate sempre più nel trash, divenendo trasmissione spazzatura sotto tutti gli aspetti, dove o accadono fatti eclatanti, spesso violenti, o motivi di imbarazzo anche per chi cerca di proteggere i bambini che si trovano certi soggetti in fase di "montaggio", che usano le stanze della casa del Grande Fratello come "scannatoio" sessuale di sedicenti "donne" che dovrebbero essere definite in altra maniera, sempre rispettando chi fa il mestiere con fierezza o, quanto meno, a testa alta, senza cercare di farsi passare per quello che non è. 

Di sicuro, la casa del Grande fratello non è certo stata frequentata da persone di chissà quale intelligenza, ma nessuno si è mai domandato perché? Perché chi organizza la trasmissione ha una idea denigrante del popolino che guarda queste stupidaggini mediatiche, pensa che tutte le donne siano sempre pronte ad aprire le gambe al primo palestrato senza cervello che vede, solo per cominciare a parlare di amore e sentimenti che, in quelle situazioni non possono esistere ma vengono solo accentuati gli stimoli ormonali messi in circolo dalla bestia umana che è l'inconscio.

Personalmente non sono disposto a parlare delle conduttrici, scelte ad hoc per dirigere trasmissioni senza contenuti, che dovevano riempire lo schermo con le proprie forme non certo con le parole, che nessuno, dopo tutto, avrebbe ascoltato, visto che stava guardando quello che si può definire senza mezzi termini, un puttanaio bello e buono. Personalmente devo dire che ho guardato la prima edizione, un pò per curiosità, un pò anche per noia, ma mi ha stufato molto in fretta in fatti non ho più continuato a visionare quella monnezza. 

Ritengo che chi guardi avidamente certe trasmissioni come il Grande Fratello dimostri solamente di essere quello che vedono i dirigenti di Mediaset, ovvero buzzurri senza cervello, né arte né parte. ma ognuno guarda e fa ciò che più gli aggrada, poi però non si lamenti se viene definito "buzzurro" o demente.


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